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A maggio l’inflazione si mantiene sullo stesso livello di aprile (+0,8%). La stabilizzazione del ritmo di crescita si deve principalmente al venir meno delle tensioni sui prezzi dei Beni alimentari lavorati (+1,8% da +2,5% di aprile) e di alcune tipologie di servizi (di trasporto e relativi all’abitazione), i cui effetti compensano l’affievolirsi delle spinte deflazionistiche provenienti dal settore energetico, dove i prezzi mostrano un profilo tendenziale in netta risalita, pur restando su valori ampiamente negativi (-11,6% da -12,1%). La dinamica su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” continua la sua discesa (+1,8% da +2,3%), come anche l’inflazione di fondo, che si attesta a +2,0% (da +2,1%).
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