Summarize in Italian this content to 750 words L’Agenzia delle Entrate, con la Risposta n. 129 del 5 giugno 2024, fornisce un chiarimento, estremamente pratico, circa la modalità di assolvimento dell’imposta di bollo da apporre su quietanze di pagamento rilasciate a seguito dell’emissione di fatture soggette all’imposta di bollo. Nel caso di specie, il quesito è posto da un Ente che emette fatture in regime di esenzione IVA nei confronti di enti pubblici con natura di Amministrazioni dello Stato, obbligata al pagamento dell’imposta di bollo, il quale prevede l’obbligatorietà dell’assolvimento dell’imposta di bollo “a carico dell’altra parte, nonostante qualunque rapporto contrario” nei rapporti con lo Stato. L’Agenzia ritiene che nel caso di specie la quietanza sia da considerarsi come un documento “distinto dalla fattura che ha già scontato l’imposta di bollo”, da assoggettare ad imposta di bollo secondo la regola generale in quanto ricompreso tra quelli indicati dall’art. 13 della Tariffa. In particolare, viene specificato che “l’imposta di bollo, dovuta nella misura di euro 2,00 per esemplare, può essere assolta tramite il contrassegno ovvero secondo la modalità virtuale ai sensi dell’art. 3 del D.p.r. 642/1972”. (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = “https://connect.facebook.net/en_GB/all.js”; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs); }(document, ‘script’, ‘facebook-jssdk’));